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sábado, 18 de mayo de 2019

Popurri "La Serenissima" (Letra)


Oh, donna mia veneziana
Maschera bianca di mio cuore
Di mia urbe e mia razza
O montese en la mia góndola
Anti che il sole se vaya
Perche giammai olvidara
Mia serenissima natale
Es una replica orientale
Di tutto Cadi sin muralla
E similare di canalla
Cuando estalla carnevale
Monte e vera che colosale colezione di secreto
Che mia góndola e Venezia
Non se hunden todavía
Monte e vera con alegría
Per il canali che la meto
Questo non es il vaporetto
Dii Porto di Santa María
Oh montese en la mia góndola anti que si vaya il dia
Pero usted sola, donna mia
Oh donna mia usted sola
Che di la mia parola
Pode signora fiare
Che en otra góndola tan bella
Non volverá ia a navigare
Io gondoleiero e capitano
Di marina callejera
Mostro mia terra a la maniera
Que mostran los gaditanos
Che como los venezianos
Estan tan llenos dia arte
Che sine dare cuenta il aqua
Se esta colando por toas parte
Per vedere il mondo non e necesario sfugare di qui
Porque tutto lo buono e lo malo dil mondo sta dentro de ti
Che la crisis e falsa invencione dil occidentales
Lo che falta in il mondo e  un cambio di rumbo
Della direzione della umanita
Sigue arrivando
La manodopera baratta di gente comune
Sigue arrivando
Di pueblos de oriente
Los pobres siguen al sur y los ricos al norte
Sigue arrivando
Uguale que siempre
Che alci la mano il tonto
Che aun se crea lo del Estado del Benestare
Che alci la mano il tonto que un se crea
Que la democracia nostra e democracia reale
Tutto governo dil mundo
Ia perdió sua credibilita
E lo que hace falta e
Lo que hace fata e
Una rivolucione ia
Una rivoluzione sine parola
Una rivolucione con amore
E no con ametraiadora
Pero hace falta una rivolucione ia
Che traiga il finale della storia
Y el principio della liberta
Una rivolucione ia
Sigue arrivando
E si venezia
E diferente de otra cita
E per mostrare su identidad
Di forma barbara
In carnevale
Il gran canale
Se hunde bajo la libertad
Di nostra maschera
E per che
Con maschera non liberamo
E asi nos desenmascheramo
E somo eso che queremos essere
Che solo con la mascara podemo ser
Per eso nostra vita solo e una maschera
I uomo che e un angelo
Se enmaschera di diabolo
E il uomo che un diabolo
Se enmaschera di angelo
Il uomo feminatto
Di donna mascherato
E il uomo che e político
No le hace falta maschera
E perche
Con nostra maschera rivale
Quando iega carnavale
Ia smo eso che queremos essere
E por che
Con maschera nos libramos
E asi nos desenmascheramos
E somo eso che queremos essere
Per eso nostra vita sol oe una maschera
E
Di mia cita
Solo le mostre
Una parte che
Solo la mita
E la otra mita
No se ve di qui
Ricorrola usted
Pero ia sin mi
Io le indicare
Un camino che
Con sicurita
La conducera
Pero ia sin mi
Al palazzzo di
La felicita
Que si termino
Il viaggio che
Usted deseo
E non vuelva ma
Nunca per aquí
Hágame il favor
Hágalo perche
Il mio corazón
Late por usted
In tutte la cita
La ricordare
La recordare, mi ricordara
Como in gondolier
Que in il carnava
Le di la seremissima le dio
Un beso de amore in il gran Canal
Le di suo cuore anti del addio
E anti di partir
Déjame secar
Lagrima di usted
La ricordare, mi ricordara
Como il cgondolier
Que in il carnaval le di la serenissima le dio
Un beso di amore
Un beso di amore
Arrivederci, addio

Cuples "La Serenissima" (Letra)


PRIMER CUPLE
Anti di serivere la comparsa le dijimos: Juan, que pasa
Que nos va a trae este anno, un tipeto de italiano
Molto alucine, molto alucine
E para meternos en il tipo, io con esto e lo che flippo
Nos ievoa la pizzería, e nos tuvo 30 dia
A tallarine, a tallarine
Y en un momento, salio este acento
Aunque sicuramente algún che otro mongolo
Dira que non se entera
E no se entera aunque le cante in spagnolo
Pero a Giancarlo, fuimo a avisarlo
Che en los cuplés que traiga este anno escriba fino
E trajo uno, molto oportuno
Que terminaba con il giuratto per il belino
Per il belino, per il belino
Traducido quiere decir
Que hasta en italiano se paas al jurado por el pepino

ESTRIBILLO
A ritornelo, a ritornelo
Hay una stella che briia en il cielo
Briia en il cielo, briia en il cielo
E tiene zelo di questa doncella
Questa doncella, questa doncella
Perce e tan bella che arricia mio pelo
El mio cuore di amore se iela, il mio cuore canta ritorello
A retmo bello dela tarantela, la tarantela, la tarantela
A ritornelo

SEGUNDO CUPLE
Como soy affizionato al furbol di frequiente me pregunto
Si yo fuera londinense, is defendería al Chelsea
O al Arsenale, o al Arsenale
Y si hubiera nascito in Milano, si seria del Milano
O si seria del Inter, perche Milano e il Inter
Son fraternale, son franternale
A veces sueño, ser madrileño
E me divido entre il REale y el Atleti
Si fuera sevillano egual seria del Sevilla que del Beti
En Barcelona, e no e di broma
Seria del Barça y del Espanyol auqnue estén en guerra
E con Valencia, tendría conciencia
Di che il Levante es tambien un equipo della terra
E della terra, e della terra
Pero como soy de Cadiz lo tengo fácil
Los dominguitos me voy a la sierra

TERCER CUPLE
Con motivo del due centenale, me resulta eccezionale
In la Piazza della Spagna, una statua un poco extraña
Del monumento, del monumento
Di la grande conmemorazion, di aquella constituzion
Per orgoglio gaditano, che si firmara in il anno
Mile ottocento, mile ottocento
Según si mira, di abbasso a aarriba
Hay cuatro uomo con al testa levantada
Il texto originale tal y como lo ettuvieron redattando
Il di la izquierda no ti lo pierda
Descomunale lo que se coe con etta mano
E según cuenta, che representa
Eso che il yuyu iamo en su dia il Cayetano
Il Cayetano, il Cayetano
Il lugar por donde se pasan nuestro político
Lo derecho del ciudadano

CUARTO CUPLE
Ia son mas de cinque los milione, in la dessocupazione
E la crisis nin meiora, in Spagna non lavora
Ni los camellos, ni los camellos
E hay molto quiantita di gente con trastorno deprimente
Ansietate disparata, perche ia se ve amarrata
La soga al cuello, la soga al cuello
Pero este male, e materiale
Hay otras formas de buscarse bien la via
Il cura di mi barrio, por eyemplo, vive di categoría
Il sacerdocio, e un negocio
Una chiamata, una vocazione che si ti abre
E si te siente, che dice vente
E un milagro perche es la chiamata di Dio Padre
E di Dio Padre, e di Dio Padre
Si te iama del astiiero e otro milagro
Pero te caga en su puta madre

QUINTO CUPLE
Il rey Don Giancarlo Di Borbone, ha caído in depressione
Per la cosa familiare, harto di Marichalare
E Undangarine, e Undangarine
Il Duche di Lugo fue primero, il di Palma vino luego
E lo do si parecían, che il Caretto lo tenían
Quale adoquine, quale adoquine
Mamma sofia, sempre decía
Bambina mia quero un ierno cortesano
E una tra a un panfilo e la otra a un giocator di balonmano
Per il amore. Doi mio cuore
Buscare un novio che tenga al meno molto milione
Aunque si gasete, lo que si gaste
Che no le rasche del patrimonio de los borbone
Dello Borbone, dello Borbone
Il que venga che tenga claro que aquí lo único
Que se rasca son los cojones

SEXTO CUPLE
In nostra esperienza gaditana, con la cosa veneziana
No lo pasamos dispanto e no han tratado tanto
Di mile amore, di mile amore
Che estamos pensando ripetire, per il próximo aprile
Otra grande maraviia, e formare una cuadriia
Di cargaore, di cargaore
Auqneu haiga gente, che cargue sempre
Per mi e facile cargare il Prendimiento
Giancarlo entra como capatacce e cambia el grupo en un momento
Nostra intenzione, in processione
E que Arturetto se pegue el solo una saeta
E di camino, poder lucirnos
Perche ia el Lali nos ha quitao las octavilletta
Octavilletta, octavilleta
En el Falla nos aguantamos
Pero en el paso vamos los 4 de maniguetas

SEPTIMO CUPLE
Sempre me iamare la atencione, cuando escucho la canzione
En in vostro carnavale que el autor no parlare
Nunca di nada, nunca di nada
Molto repetiré a la Tacita, que ess la mas bella e bonita
Clarita di plata fina e un rosario di pamplina
Tutta engarzada, tutta engarzada
Además cuentan, e hasta inventan
Unas tragedias que son molto impresionante
Como si con la que tienen enima no tuvieran ia bastante
La mamma mia, poreita mia
Ta en un asilo y le pegan cosquis los celadore
Mio papa luego, fue pal talego
Perche es un vieho che mu cabrone e maltratadore
Maltratadore, maltratadore
P seguro que el Carapapa hace un pasodoble
Y saca dos pare que son peore

Pasodoble "Il puto amo della patria" La Serenissima (Letra)


Il puto amo della patria
Cosciente di nostra desgracia, esta mangandose la testa
Buscando formula perfetta di una manera soledaria
E ve per iusta e necessaria, girare molto a sua destra
E ricorta e ricorta del mesmo lugare
E nos pide di fare un grandísimo sforzo
Harto di vino rosso e di rico mangare
E per medita di urgenza, ricorte di scenza e di educazione
Ricorta di sanita
E ia me empieza a recortar los canelone
Si tu quere ricortare, io te digo lo che sobra
Un eiercito che cobra, per innutile missione
Ricorta di religione
Que predica la pobreza
E sicureo che la eclesia
Nunca ti abandonara
Chien nesessite di Dio perche sea devoto
Po che le rece a dos velas
Igual che stamo nosotros
Per finalizare mia proposta
Te sugiero per favore il despido baratto
E la reforma lavorale di tanto giudice inmorale
Di fiscale e magistrato
Ricorta tutta la patragna della política ladrona
E a la bandiera di spagna
Ricortale la corona
E no ricorte del pueblo, que como el pueblo, se alce unido
Puede que salga a la calle
Y agrande el Valle de los Caidos

Pasodoble "Di tutte la calamitate" La Serenissima (Letra)


Di tutte la calamitate
Hay una que hace che la vita sea un autentico tormento
E un veneno turbulento che puede che nunca ti mate
Aunque il dolore te desate, e mortifique il sufremento
Molto, molto di piu che un pecatto mortale
Quando dicen los savios che mala e la invidia
Nadia sabe hasta donde corrompe ese male
E un catigo divino, un gioco assassino, una maledizione
Pobre del uomo che esta
Preso di invidia por su porca condizione
Pobre il uomo che di invida perde liberta e gloria
Vive cieco di vittoria e sua vittoria non llega
Il amore si le niega e la furia lo devora
E no ve nunca la hora di dejar de enlquecer
Tutto che esta giunto a el, lo convierte en rivale
E no la cura la rabbia, ni un premio di carnevale
E lo ma macabro di la invidia
Ma horrible, ma triste e lo ma tremendo
E che e un male repentino, che aparece di bambino
E di maggiore va crescendo
E si aparece un invidioso
Aunque tu no le eches ni cuenta
Y brindes por su victoria
El , con la tuya revienta
Y aunque presuma paisano, di gaditano, carnavalero
Hoy tu comparsa resopla por esta copla del gondolero

Pasodoble "Malvado fruto de la vite" La Serenissima (Letra)


Malvado fruto de la vite
Malvado vino del color di nostra sangre derramada
Que con la mia amortajada no se llenen mas barriles
Y que en la vida se me olviden
Las tumbas que llevo cavadas
Y quiero confesare que il mondo a tu lado
Tuvo tantos delirios y tan colosales
Que de todos mis males solo he renegado
De los que hice contigo
Del cuarto di siglo di luna di miele
Responde vino, per che
Me traicionaste di manera tan crudele
Mio amico, mio fratello
Mio compagno di viaggio
Que si no partia un raggio
Tu sanabas mio dolore
Nello fondo di mio cuore me diste la inesperata
Criminale puñalata que jamas peprdonare
Porca miseria di te, maledetto liquore
Asesinaste a mio primo en los momentos peores
Ay, si io pudiera ritornare
A la candente adolescenza con mas sentido
Me arrancaría la inocencia
Con la que vendi mi anima al diabolo bandido
Y a dentelladas robaría mas días a la primavera
Y bebería otro vino
Y de distinta maniera
Y viviría otra vida
Sin esta herida, tan puñetera
La vida que no he vivido, la que he perdido, la verdadera

Pasodoble "Esta la canto en gaditano" La Serenissima (Letra)


Esta la canto en gaditano
Esta la canto en andaluz porque en el fondo me he sentío
Un pobrecito mantenío y un chusma como ciudadano
Porque el cabrón del Cayetano de sus cojones le ha salío
Todos los andaluces no somos tan frescos
Por ejemplo, si fuera por este que habla
En un cruce de espadas, tu ya estabas muerto
Yo soy de los andaluces
Que al traje de luces el caballo y la copla
Le tienen puesta la cruz
Porque es el símbolo andaluz de la derrota
Yo no aguanto que tu madre, vieja, rica y desperfecta
Sea la hija predilecta de toda mi Andalucía
Pero menos todavía que en su boda con un facha
Bailando medio borracha salga por televisión
Mientras mis propios paisanos le tocan las palmas
Y por su ramo de novia, las tontas pierden la calma
Esa es la mitad de Andalucía de la que como andaluz
Yo maldigo y reniego
Pero no aguanto que un chlángano, aristócrata y parasito
Se pase con mi pueblo
Bastante hay con los canallas
De nuestros putos gobernantes
Que con limosna nos callan, ahora lo mismo que antes
Que la mitad de mi gente, saca los dientes, todos los días
Y por culpa de la otra, tenemos rota, Andalucía

Pasodoble "Ay, giuventu di mio cuore" La Serenissima (Letra)


Ay, giuventu di mio cuore
Ay, giuventu di venti anno, uman e divino tesoro
Si io ti canto e t’innamoro, oye mio canto e mio clamore
Che ttuta mia generazione, va con la tua codo a codo
Mira intorno del mondo che a ti te ha tocado
Cualquier tempo pasado fue molto migliore
Di canzone, di lucha, di sogno alcanzado
Tu no ha tendio la sorte, di nascere forte
E di anima, poca
No te preocupes per che, che solo se vive una vez
E ahora ti toca
Con il mio canto quiero
Che la sangue se ti hierva
E che mandes a la merda, al gobernante cabrone
E sacándole cojones, con los libreos per delante
Que ahí e donde il gobernante se acojona di verda
Toma il futuro in tua mano e avanti luchando
E si parlando no vale
La calle ti sta sperando
Ay, la casa di tuo genitore
Ya ti queda molto piccola per tuo presente
Che tuo papa e tua mama
E la vera della cama no van a durarte siempre
E toma il mando di la nave, pero arrivarla a tuo porto
Y o te levantas con vente, o con quaranta estas morto
Oye mio canto di amico, che ti lo digo, perche ti quiero
E che io muora tranquilo, perche contigo, tengo heredero

Pasodoble "Oggi no canto a la signora" La Serenissima (Letra)


Oggi no canto a la signora
Ia la signora che io amo tiene canto suficiente
Oggi me toca ser valiente perche ha arrivado ia la ora
Di denunciare sin demora, a otra signora diferente
Tanto tiempo luchando per essere iguale
Tanto storico male per il machilismo
E tu hace lo mesmo in la era actuale
Signora che usa il divorzio, per fare negozio
Per mi no e signora
E solamente muier, pero muier muy per abasso di la otra
Il amore no se compera, ni il disamore se vende
E si questo no lo entiende, aparta di mio camino
E utilizare a bambino, in contra di suo padre
E di mala e di cobarde, diga lo que diga il juez
Aunque massacre al uomo y te vengue ahora
E te difenda la legge tu no ere una signora
La muier dimostra que e signora
Justamente quando il uomo che dorme a suo lato
No le da amore ni affezione
Planta la separazione e la storia si acabato
Perche comprede che il amore
No e necesariamente eterno
E ni le guarda rencore, ni lo condena al infierno
E por rispeto a bambino, che e tan divino e tan inocente
Hace preche sua madre, e suo padre, sean para sempre

Pasodoble "Quiero cantare a la mentire" La Serenissima (Letra)


Quiero cantare a la mentire
Perche e la secunda parola che se apprende di bambino
Pero ensuciar un pergamino con la misera ma gentile
No e necesario, perche al dire, mentire viene di camino
Celebrare in Cádiz in questo momento
Il due centenale di constituzione
E di molto cabrone reírse del pueblo
Cádiz se hunde di testa, e viste di festa che contradizione
Cuna della liberta, ia no se quien e di verda, il fanfarrone
Si cantare a la mentire, io diría allegromente
Che la gloria di Occidente e la tacetta di plata
Pero hay amore che matan y ese amore traicionero
No e amore verdadero, e gio giammai ti lo dare
Il gadittano che siempre defiende a su tierra
Nasconde nunca la mano, e sempre tira la pietra
Ay viva la Pepa, e ia la Pepa esta tan morta
E interrata che ia no revive
Por eso no canto a la Pepa
Perche nos dijo il poeta di no cantare e no mentire
La Pepa solo representa, centura di constituzione
Con la democracia en venta
Y el pueblo hasta los cojonos
Y el gobernante pasando e disfrutando celebracione
E io aquí desesperando, sigo clamando, Rivoluzione

Pasodoble "In nostra civilizzazione" La Serenissima (Letra)


In nostra civilizzazione
La ippocresia y el cinismo e la riechezza materiale
E ia lo único che vale, per eso la mia canzone
Sempre difende la pasiones che estaia in nostro carnavale
E per eso mio canto no gusta a la gente
Que no mira di frente e mientra io canto
Se desata il espanto di tanto indecente
Si io cantara algundia, al che se moria in il hospitale
Il che moria era io, del cacheton che mi daría il familiare
Si io persiguiera un premio, no diría al Patonanto
Fuera di nostro teatro, che tu no me representa
Che la norma que te inventa, e tu stretto regolamento
E un grande monumento, a la subnormalita
Si persiguiera denaro per mia canzone
No tocaria lo huevo, di tanto e tanto mamone
Di bene nacido e ser molto agradecido e di questo che
Presumo tanto, se lo agradezco al carnevale
Perche mi dio la libertate di cantare lo che canto
E si la prensa mi castica, denle per culo suavemente
Que lo que eia me quita me lo devuelve mi gente
La gente que necesita, aque aquí se dican
Cuattro verdade, para questa siga siendo
La voz del pueblo: los carnavales